Specchio fedele della personalità provocatoria e artisticamente sfaccettata di Gabriele D’Annunzio, il Vittoriale degli Italiani è una delle destinazioni turistiche più particolari e frequentate del lago di Garda
È il 1921 quando Gabriele D’Annunzio affitta la villa appartenuta allo studioso d’arte tedesco Henry Thode. Da quel momento l’edificio passa attraverso vari interventi che ne ampliano la struttura e vanno avanti fino al 1938 (e oltre), anno della morte del poeta, diventando un complesso monumentale unico. Palazzi, vie, un teatro all’aperto, giardini, corsi d’acqua e molto altro: D’annunzio stesso lo chiamerà un «libro di pietre vive», per sottolineare la vitalità intrinseca del progetto e il portato culturale ad esso legato.
Testimonianza di tutta la foga interventista d’annunziana ma anche preziosissima fonte di informazioni sulla vita del poeta, luogo dall’innegabile fascino artistico ma anche involontario testimone della storia d’Italia, oggi il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera (Brescia) è uno dei siti monumentali più frequentati del lago di Garda. L’imponenza delle architetture, il ricchissimo apparato documentaristico che offre, il suggestivo misto di classicismo (l’anfiteatro Parlaggio, il Mausoleo) e surrealismo quasi in chiave futurista (la nave Puglia arroccata in mezzo agli alberi) che lo caratterizza, ne fanno una destinazione unica nel suo genere e assolutamente da visitare durante le tue vacanze sul lago di Garda.
Ma il Vittoriale degli Italiani è soprattutto un luogo dalle molte facce, un ricchissimo contenitore d’arte e di stili, specchio perfetto di una incontenibile personalità artistica e umana formalizzata in ogni dettaglio degli interni e degli esterni, ma anche nelle diverse aree visitabili del complesso monumentale.
Di seguito trovi alcune informazioni utili per visitare le principali aree del Vittoriale.
L’ultima dimora di Gabriele D’Annunzio, dove «tutto qui mostra le impronte del mio stile nel senso che io voglio dare al mio stile». Le parole sono dello stesso poeta e sottolineano efficacemente l’impronta estetica che lui stesso ha dato a quella che definì la Prioria (ovvero la casa del Priore): monumenti in ogni angolo, motti dannunziani incisi su architravi e camini, rimandi simbolici al suo immaginario, ma anche 10.000 oggetti di ogni genere e stile, e ben 33.000 libri conservati nelle sue stanze. Al suo interno si respira un’atmosfera di sacralità ben sottolineata dalla scarsa illuminazione, dalle vetrate dipinte, dai raffinatissimi e pesanti tendaggi alle finestre, dai tappeti e dagli interni in legno scuro. Un succedersi di ambienti profondamente diversi tra loro e ricolmi di oggetti, come la Stanza della Musica, la Stanza del Lebbroso, l’Officina, la Veranda dell’Apollino, il Corridoio della Via Crucis, il Corridoio del Labirinto, la Stanza delle Reliquie e moltissimi altri, fa di questo luogo una vera e propria casa museo capace di esaltare ogni aspetto della sfaccettata personalità del poeta.
Un teatro greco con lo sguardo rivolto verso il lago di Garda che in realtà greco non è: il modello è certamente l’antica struttura che caratterizzava gli anfiteatri ellenici, ma il risultato è più contemporaneo. Si occupò della sua costruzione Gian Carlo Maroni – responsabile di quasi tutti i lavori all’interno del Vittoriale, e mandato a Pompei per studiare la struttura del Teatro Grande – che lo terminò nel 1952, quattordici anni dopo la morte di D’Annunzio. Non bastasse la splendida vista di cui puoi godere dalle sue scalinate, devi sapere che ogni anno si tiene in questo anfiteatro il festival musicale Tener-a-Mente, ormai un appuntamento fisso dell’estate gardesana.
Perfettamente in linea con l’indole avventurosa di D’Annunzio, questo museo celebra le imprese belliche del poeta – e del popolo italiano – nella guerra del 1915-1918, come ad esempio il volo su Vienna dell’agosto del ‘18 o l’impresa di Cattaro. L’idea di istituirlo fu di Gabriele D’Annunzio stesso, ma la struttura è stata aperta solo nel 2000. Tutto al suo interno richiama lo stile della Prioria, compresi i moltissimi oggetti raccolti che testimoniano la carriera militare di d’Annunzio: dalle uniformi ai mitragliatori e ai calchi, dai medaglieri alla ricchissima documentazione dedicata.
Il D’Annunzio privato, quello meno conosciuto e, appunto, più “segreto”. Meno romanticamente, il d’Annunzio della quotidianità: abiti, scarpe, oggetti da scrivania, lettere, vasellame da tavola, gioielli, cappelliere, valigie e molto altro. Il Museo è nato nel 2010 e raccoglie moltissimi oggetti del poeta provenienti dalla Prioria. Uno sguardo inconsueto sulla dimensione più personale di Gabriele D’Annunzio che comprende anche testimonianze sui suoi numerosi legami sentimentali.
Uno degli scorci più suggestivi e surreali de Il Vittoriale degli Italiani è sicuramente la nave Puglia, incastonata sotto il colle Mastio con la punta rivolta verso il lago di Garda e il mare Adriatico. Circondata da cipressi e con una vista mozzafiato di cui puoi godere direttamente dal ponte, la nave venne donata a D’Annunzio dalla Marina Militare nel 1923 e rimontata nel luogo in cui riposa tra il 1925 e il 1938, grazie a un lavoro di ricostruzione particolarmente impegnativo. «Un immenso reliquiario civile – si legge sul sito ufficiale del Vittoriale in riferimento alla nave – con la grande polena in bronzo dello scultore Renato Brozzi raffigurante la Vittoria, il tempietto dedicato ai morti del mare collocato nel secondo albero e i cimeli di guerra, tra i quali alcuni modelli di navi, custoditi nella stiva». Una visita a questo gigantesco testimone della storia d’Italia è d’obbligo.
Ennesima celebrazione delle imprese belliche italiane durante la guerra del 1915-’18 (a cui partecipò anche Gabriele D’Annunzio), il MAS 96 è uno dei Motoscafi Anti-Sommergibile utilizzati per l’impresa conosciuta come “la beffa di Buccari“. Questo esemplare è custodito in un ricovero progettato ad hoc dall’architetto Maroni ed è visitabile durante il tour del Vittoriale.
La parte più scenografica dell’Auditorium è certamente l’aereo sospeso alla cupola della sala. Si tratta dell’S.V.A. che lo stesso D'Annunzio utilizzò il 9 agosto 1918, durante la Prima Guerra Mondiale, per volare sulla città di Vienna e lanciare volantini propagandistici contro gli asburgici. All’interno dell’Auditorium possono sedere fino a 200 persone e spesso la struttura raccoglie mostre fotografiche.
Un laghetto artificiale a forma di violino ideato per ospitare spettacoli musicali e di danza, e valorizzato dalle architetture progettate da Gian Carlo Maroni: un luogo in cui l’armonia della musica si mescola all’armonia della natura e delle forme tondeggianti delle strutture. «Ogni nota delle foglie e delle gocciole mi tocca in tal parte di me dove non giunge la musica degli strumenti, ma con una volontà di musica», scrive a proposito del giardino lo stesso D’Annunzio.
La tomba di Gabriele D’Annunzio, posizionata sul colle più alto del vittoriale e protesa verso il lago di Garda, riprende il modello dei sepolcri a tumulo romani. Tre gironi di pietra sorreggono le arche in marmo in cui riposano alcuni dei legionari fiumani, amici di d’Annunzio e lo stesso architetto Gian Carlo Maroni. Al centro, rialzata, la tomba del poeta: il suo corpo venne trasferito in questa sede nel 1963, dal momento che D’Annunzio non vide mai completato il Mausoleo, e dal punto più alto del Mausoleo si domina tutta l’area circostante. Nel 2013, all’opera sono state aggiunte statue in ferro e cemento raffiguranti gli amati cani del poeta, scolpite da Velasco Vitali.
Queste sono solo alcune delle aree che puoi visitare all’interno del Vittoriale degli Italiani: se vuoi maggiori informazioni o conoscere i prezzi dei biglietti, puoi consultare il sito ufficiale dell’associazione. Il Vittoriale degli italiani è a circa mezz’ora di auto dal nostro Desenzano Lake Village.