Esplora la Toscana oltre le mete turistiche più rinomate e scopri cinque gemme nascoste che raccontano storie affascinanti e offrono esperienze indimenticabili.
Tutto il mondo sa quanto sia meravigliosa la Toscana, eppure in questa regione italiana così famosa ci sono alcuni luoghi ancora poco conosciuti, ideali per organizzare gite lontane dai soliti itinerari. Andiamo alla scoperta di 5 località insolite della Toscana!
La Toscana non ha bisogno di presentazioni. Questa regione dell’Italia centrale, circondata da un lato dal Mar Tirreno e dall’altro dagli Appennini, è la meta prediletta per turisti provenienti da ogni angolo del pianeta. I viaggiatori scelgono questa terra per ammirare i suoi tesori artistici, gustare le sue prelibatezze enogastronomiche e godersi la bellezza dei suoi scenari naturali al mare, in campagna e in montagna. Non a caso, la Toscana è in cima alla classifica delle regioni italiane più frequentate dai turisti provenienti da tutto il mondo.
Firenze, Viareggio, Siena, Pisa e Lucca sono solo alcune delle città toscane più famose e meritevoli di essere visitate. Quello che non tutti sanno però è che questa regione ha ancora molto altro da offrire. Ci sono luoghi ancora poco noti, ma che vale davvero la pena di conoscere sia per scoprire qualcosa di bello e insolito, sia per organizzare gite in località meno affollate dagli altri turisti.
In questo articolo andremo proprio alla scoperta di cinque posti poco conosciuti della Toscana, cinque meraviglie perfette per progettare altrettanti itinerari speciali e unici.
Non è una bugia: Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino è il libro italiano più tradotto nel mondo, con ben 260 versioni! Questo romanzo diventato così universale fu scritto alla fine dell’800 da un autore toscano: Carlo Lorenzini, meglio conosciuto come Carlo Collodi. L’autore scelse di adottare questo pseudonimo in onore del paese natale della madre, chiamato appunto Collodi. Questo borgo medievale è oggi una frazione di Pescia, in provincia di Pistoia, ed è qui che ovviamente è possibile visitare il Parco di Pinocchio. Si tratta di un vero e proprio parco tematico in cui i bambini (e i loro genitori) possono immergersi in un’atmosfera da fiaba e toccare con mano l’universo del burattino più famoso del mondo. Tra personaggi e ambientazioni tratte dal romanzo, questo luogo è una vera e propria chicca nel cuore della Toscana, una destinazione magica da visitare con i propri figli.
A proposito di magia, attenzione! Mago Merlino potrebbe essere più vicino di quanto sembri! In Toscana, infatti, esiste un artefatto che sembra uscito dalla leggenda di Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda: la spada nella roccia! A Chiusdino, piccolissimo comune in provincia di Siena, sorgono le rovine dell’abbazia di San Galgano, la cui costruzione risale al Medioevo. Di questo complesso fa parte l’Eremo di Montesiepi, luogo in cui, secondo la leggenda, San Galgano visse come eremita. È proprio qui e non a Camelot che è possibile ammirare la spada conficcata nella roccia. Ma come ci è finita? La leggenda narra che la spada appartenesse al Santo stesso, quando ancora era un cavaliere dissoluto di nome Galgano Guidotti. Quando si ritirò qui per seguire la parola di Dio, Galgano infilzò la spada in un masso per usarla come croce su cui pregare e da allora nessuno è più riuscito a estrarla. Oggi, tra l’altro, l’arma è protetta da una teca che impedisce ai visitatori di provarci! Anche se è impossibile mettersi alla prova con la spada nella roccia, l’abbazia di San Galgano e l’Eremo di Montesiepi meritano senz’altro una visita per fare un affascinante salto nel Medioevo.
Calci è un paese situato a pochi chilometri da Pisa, in una zona chiamata “Val Graziosa.” Qui sorge uno stupendo ex monastero certosino, la Certosa di Calci (detta anche Certosa di Pisa). Questo grandissimo complesso attualmente ospita il Museo di storia naturale dell’Università di Pisa, una delle istituzioni museali più antiche del mondo! Il museo, però, non è l’unico motivo valido per inserire questo luogo nel proprio itinerario toscano. L’edificio, infatti, è ricco di meraviglie che ne raccontano la storia religiosa e artistica, tra cui stupendi pavimenti in marmo caratterizzati da motivi geometrici davvero spettacolari. Insomma, dai pavimenti ai soffitti questo luogo è una vera immersione a 360° nell’arte, nella fede e nella storia, che vale la pena di fare. Un’oasi di cultura poco lontana dalla frenesia dei centri turistici più famosi della Toscana.
Tra Lucca e la Garfagnana, a pochi chilometri dalla Versilia, sorge un piccolo paesino chiamato Borgo a Mozzano. Qui scorre il Serchio, uno dei fiumi più grandi della Toscana. Ed è proprio per attraversare questo corso d’acqua che tra il XII e il XIII secolo gli abitanti del luogo costruirono il Ponte della Maddalena. La struttura oggi ha una forma davvero singolare, dovuta principalmente a un rifacimento avvenuto nel XIV secolo: il ponte è composto da una grande arcata a tutto sesto affiancata da tre archi minori, che gli conferiscono un profilo estremamente suggestivo. Viene anche chiamato “Ponte del Diavolo” proprio per l’apparente difficoltà legata alla sua realizzazione. Una delle leggende del luogo, infatti, narra che il costruttore dovette chiedere un aiuto al diavolo in persona per completare il progetto nei tempi previsti. Sospeso tra tanti miti e leggende, questo monumento meno noto della Toscana medievale è affascinante e merita sicuramente di essere visto.
Gli appassionati di storia sanno che la Toscana, tantissimi anni fa, era la patria del popolo etrusco. Ed è proprio tra Sovana, Sorano e Pitigliano, vicino a Siena, che è possibile ammirare una delle opere più incredibili di questa civiltà: le Vie Cave, dette anche Cavoni. Si tratta di una fittissima rete di sentieri che collegano diversi insediamenti e necropoli della zona scavati nel tufo. Le pareti composte da questa pietra vulcanica estremamente friabile raggiungono anche le altezze vertiginose di 30 metri, ma all’epoca degli Etruschi erano decisamente più basse. Ci sono ancora incertezze sulla funzione originale di questi percorsi, che dai Romani e nel Medioevo venivano utilizzati come vere e proprie vie di comunicazione. Una delle teorie più accreditate è che per gli Etruschi le Vie Cave fossero percorsi sacri, come suggeriscono alcuni simboli e iscrizioni rinvenuti sulle pareti. Ciò che è certo è che oggi, a distanza di secoli, questo sito archeologico poco conosciuto della Toscana emana ancora un fascino davvero speciale. È la destinazione ideale per organizzare un’escursione immersi nella natura e nella storia antica, all’insegna della quiete assoluta.
Come abbiamo visto, è ancora possibile programmare gite in località della Toscana poco affollate ma molto interessanti. Questa regione è un vero tesoro a cielo aperto: lasciati guidare dalla curiosità e preparati a scoprire nuove bellezze a ogni tappa!